Pagina Categoria DOP

I nostri prodotti DOP
Dall’antico uso dei Romani di cuocere il mosto dell’uva per ottenere un prodotto denso e simile al miele, energetico e facile da trasportare, è nata la tradizione produttiva dell’aceto balsamico.
Infatti il mosto cotto dei nostri territori tendeva comunque fermentare e acidificare (“solet acescere”, Columella, secolo I D.C.) mentre le uve erano copiose e il vino buono, leggero e profumato ma di breve vita (Cicerone).
Qualcuno evidentemente apprezzò le qualità del mosto cotto inacidito se dopo ben 1000 anni (1046) addirittura Enrico II re di Franconia fece richiesta al marchese di Canossa di “quell’aceto tanto lodato” ( “de vita Mathildis”, frate Donizone, 1076).
I secoli a venire hanno lasciato innumerevoli testimonianze di come questo aceto fosse utilizzato come vero e proprio balsamo ( da cui il nome attuale) oltre che come medicinale e ingrediente di piatti ricchi e prelibati. Il lunghissimo processo produttivo ne fa un vero ponte fra le generazioni, qualcosa di sacro che viene dai genitori e deve essere tramandato ai figli. Questo prodotto è stato riconosciuto “Denominazione di Origine Protetta” con il nome di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena il 4 aprile 2000.
Il simbolo della sua originalità è proprio la caratteristica bottiglietta da 100 ml. Essa fu progettata dal famoso designer Giorgetto Giugiaro ed è oggi l’unica autorizzata dal Ministero Italiano dell’Agricoltura per tutti i produttori, al fine di distinguerlo dalle numerose imitazioni.